Il Progetto “Flash di legalità” con l’azione c) vuole sviluppare nuove forme di solidarietà orizzontale in un’ottica di scambio circolare tra tutti gli attori sociali del territorio. Si punterà quindi ad affermare compiutamente i diritti di informazione, assistenza e supporto ai bisogni di quei bambini e di quei ragazzi che vivono situazioni di disagio, soprattutto sotto il profilo socio-culturale, attraverso l’incremento di attività volte in particolare alla tutela ed alla promozione dei loro diritti, alla permanenza attiva nel tessuto sociale della comunità, garantendo loro dignità e qualità. Il Progetto, prevede, in maniera strategica, nella fase di avvio dell’attività, la costituzione di un “laboratorio di pensiero” o tavolo permanente in quanto si è voluto fortemente che la progettazione prendesse le mosse da una riflessione personale, discussa e ragionata insieme a tutti gli attori coinvolti, e si costituisse di una dimensione relazionale ed un approccio flessibile. L’idea è quella di inserirsi, nei due contesti territoriali individuati, adottando una metodologia relazionale evitando che gli operatori calino dall’alto progetti preconfezionati distanti dalla realtà dei soggetti coinvolti. Per evitare questi rischi abbiamo ritenuto opportuno instaurare questo dialogo iniziale con i soggetti coinvolti. Solo in questo modo si può giungere insieme ad una condivisione dei problemi e alla raccolta di proposte per farvi fronte. Ognuno può mettere in campo le proprie risorse e il proprio tempo per costruire attività il cui beneficio va a vantaggio di tutti. Altro punto fermo di questo nostro approccio è la reciprocità. Se non si vuole cadere nella logica dell’assistenzialismo è importante lavorare sul senso di responsabilità di ciascuno stimolando l’attenzione all’altro e ai suoi bisogni e valorizzando le risorse personali e il prezioso contributo che queste possono dare a tutta la comunità.
Scegliendo questa metodologia la presente proposta progettuale si propone, quindi, come percorso concreto che vuole promuovere la diffusione di una cultura più estesa di solidarietà e inclusione sociale. Si tenterà di facilitare il riconoscimento e l’integrazione delle varie componenti che prenderanno parte al progetto, ciascuna in base alla specificità della condizione da cui sarà chiamata ad intervenire nelle vesti di protagonisti attivi, al fine di valorizzare gli specifici contributi di ciascuno di essi verso la costruzione di una comune cittadinanza, attiva e solidale. Partendo da queste indicazioni si è pensato di progettare attività di animazione territoriale i cui obiettivi fossero principalmente due: il primo è quello di instaurare relazioni che avrebbero potuto permettere loro di aumentare la fiducia reciproca e di condividere disagi comuni e risorse, e il secondo quello di aumentare il senso di partecipazione alla comunità e il senso di responsabilità verso di essa.
L’attività prevede la realizzazione di 5 seminari (1 per ciascun ente partner) in cui interverranno autorità e agenzie pubbliche locali. Tali seminari riguarderanno le tematiche che emergeranno durante lo svolgimento della azione a) e inerenti le varie forme di legalità e illegalità (criminalità, bullismo, discriminazione di genere, etc.).
Si prevede, inoltre, la realizzazione: